PROGETTO DI RECUPERO DELLA CASERMA “A. BRANDOLIN” E DELLA BASE MISSILISTICA AD AQUILEIA
(Tesi di laurea – A.A. 2010-2011)
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TRIESTE
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
Corso di laurea specialistica in architettura
Laureando: Valentina Lepre
Relatore: prof. arch. Giovanni Vragnaz
Correlatore: prof. arch. Ramon Pascolat
Aquileia è uno dei maggiori siti archeologici del mondo, patrimonio dell’Unesco; a riprova di ciò sono presenti due musei molto importanti, uno archeologico ed uno paleocristiano, numerose aree di scavo, alcune da tempo visibili ed altre ancora in fase di scavo e di studio, numerosi monumenti e l’ importantissimo basilica paleocristiana con la cripta, il battistero, ed il più grande pavimento di mosaico paleocristiano dell’occidente.
Il confronto con questa importante eredità deve essere finalizzato alla valorizzazione, alla riproposizione ed alla comprensione dell’impianto urbanistico antico, gli interventi progettuali “di norma” dovrebbero essere sempre attenti a non sovrapporsi, ma a far si che vi sia una maggiore possibilità di lettura del passato, anche attraverso metafore e paradigmi del moderno.
Il tema della presenza militare ad Aquileia, sia antica che moderna, è ancora molto attuale, data l’esistenza di una base missilistica moderna oramai dismessa.
Anche questa memoria, non deve essere assolutamente dimenticata, come non si può certamente dimenticare il forte impatto che la stessa ha avuto sul territorio aquileiese negli ultimi cinquant’anni, date le caratteristiche e le dimensioni della stessa e la sua collocazione a ridosso del nucleo urbano verso nord.
Il progetto per le aree militari vuole recuperare le strutture di servizio esistenti, quali i parcheggi per automobili, le piste ciclopedonali, poli di scambio tra auto e bici, ecc. e vuole dare una nuova lettura del territorio attraverso i reperti in luce e quelli riproposti come memoria, dal nuovo intervento.